Tutto esaurito per le festività in arrivo nelle metropoli italiane. Ma attenzione: gli albergatori saranno costretti a rincarare anche del 30%, come si prevede avverrà a Roma, che attende anche l’apertura di tanti nuovi hotel di classe internazionale.

 

Tommaso Farina

 

Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi. Già al momento di analizzare i flussi turistici natalizi, mesi fa avevamo raccontato che quest’anno il Natale, per gli italiani, fosse anch’esso ‘con chi vuoi’, come la Pasqua. A maggior ragione, ora che la Pasqua vera si avvicina, sembra che ci sia una gran voglia di muoversi, di girare, di pernottare. Ma a che prezzo?

 

Su Il Sole – 24 Ore è apparsa un’interessante e informata analisi di Raoul de Forcade, che sviscera da par suo la questione, concedendosi uno sguardo lungo, anche in direzione dei ‘ponti’ post-pasquali. Ebbene: il ligure Forcade sviscera la città di Genova, preannunciando che gli uffici turistici della Regione si attendono un’alta affluenza di ospiti, con un tasso di occupazione delle camere di hotel e di appartamenti in affitto tra l’80 e il 100%. Stesso discorso per Napoli: secondo Federalberghi, i tre giorni tra sabato santo e lunedì dell’Angelo vedono stanze prenotate nell’80% della capacità alberghiera partenopea.

 

Gioie e dolori? Forse sì, ma questi ultimi toccheranno più che altro ai gitanti. Difatti, i prezzi dei pernottamenti sono in salita. Già raccontando di nuovi alberghi a Milano rimarcavamo questa tendenza, che spinge sempre di più le maggiori città italiane verso la media-prezzi delle metropoli europee. Il Messaggero ha preso di petto la questione, dando uno sguardo esaustivo del panorama di Roma. Intervistato dal quotidiano capitolino, Giuseppe Roscioli, presidente Federalberghi Roma, confessa: “Temo che saremo costretti ad aumentare i listini. Finora ci sono stati già dei primi rincari, ma li abbiamo attutiti, non traslando tutti i rincari che abbiamo subito sul costo della stanza. Ma la situazione per noi non migliora: oltre all’aumento delle bollette e i costi delle materie prime, adesso dobbiamo fare i conti anche con la crescita dei tassi d’interesse per i prestiti in banca. La verità è che il prezzo lo fa il mercato e credo che la piazza romana continuerà a mostrarsi più conveniente di altre capitali europee”. Ma di che aumenti parliamo? L’opinione generale è che la stangata sarà all’incirca di un 30% in eccesso. Per il ponte di Pasqua, le famiglie in media spenderanno circa 500 euro in più a nucleo. A Roma, nella fattispecie, sono attese circa 250mila persone nel solo weekend pasquale, con gli hotel pronti sui blocchi di partenza per accoglierle: le ipotesi più ottimistiche vaticinano di un aumento di fatturato del 20%.

 

Certo, sulla crescita della previsione di spesa complessiva nella Capitale pesa l’arrivo di nuovissimi alberghi di lusso, naturalmente con quotazioni di conseguenza. Fino al 2024, ne verranno inaugurati più o meno una quindicina. Come nota un altro dirigente di Federalberghi, Roberto Necci, la cosa ha le sue conseguenze: “Queste strutture riusciranno a intercettare una clientela di alta gamma, che a Roma in questi anni è un po’ mancata. Parliamo di gente con maggiore capacità di spesa, ma che in cambio chiede servizi migliori. Questo, da un lato, spinge in alto i prezzi degli hotel, ma dall’altro è uno stimolo a tutta la nostra categoria per migliorare il servizio”. Roma dunque si avvicina a Milano, che ultimamente nel settore dell’hôtellerie lussuosa era stata la piazza più dinamica. Ciò comunque non impedisce a Roma di essere mediamente il 20% meno cara della media delle città europee della sua importanza. Godiamocela così, e attendiamo l’apertura dei nuovi succosi indirizzi.