Milano – Per la prima volta in dieci anni, nel 2021, le attività ristorative registrate sono diminuite rispetto all’anno precedente: sono 707 le imprese che non hanno retto il colpo della pandemia. A rivelarlo sono le elaborazioni dell’Osservatorio Ristorazione dell’agenzia RistoratoreTop su dati Movimprese di Infocamere, presentate a Bologna in occasione del primo Food Expansion Mastery. Resistono comunque le aziende attive: 340.610, ma sono solo il 46 in più rispetto al 2020. Mentre si registra anche il numero più basso dell’ultimo decennio di nuove attività ristorative iscritte, cioè 8.942.

 

“Questa fotografia conferma quanto le effettive conseguenze della pandemia sul settore ristorativo, al netto dell’ovvio e imponente calo di fatturato complessivo, siano leggibili solo oggi”, commenta Lorenzo Ferrari, presidente dell’Osservatorio Ristorazione. “L’anno scorso abbiamo infatti condiviso un dato che raccontava un settore ‘ibernato’, tanto che nel 2020 le attività di ristorazione cessate sono state solo 22.692, dato ‘migliore’ degli ultimi 10 anni, per quanto ci aspettassimo un’ecatombe immediata. Il 2022 sarà inevitabilmente l’anno della ripartenza, il punto zero da cui poter immaginare una ripresa del trend di crescita che si è arrestato dopo oltre un decennio”.