Travesio (Pn) – Carne di orso con contorno di polenta. Succede in un ristorante di Molevana, un piccolo paesino in provincia di Pordenone, in Friuli. Qui, su prenotazione, è possibile provarla al costo di 18 euro. “Il gusto è a metà tra il capriolo e il cervo, ma più dolce. I clienti vengono da tutto il Triveneto per assaggiarlo”, racconta la proprietaria del ristorante.

 

Sin da subito, però, polemiche e lamentele non hanno tardato ad arrivare. L’orso in Italia è un animale protetto, di conseguenza la sua caccia è severamente vietata. È invece regolamentata in Slovenia, oltre che in il Croazia, Bulgaria, Russia. La carne di orso servita a Molevana proviene proprio dalla Slovenia e viene venduta da macellerie autorizzate. Per servirla, inoltre, è necessario provare che la materia prima provenga da una nazione dove la caccia è legale.

 

“L’orso è in via di estinzione, pensare di dare via libera agli abbattimenti è concettualmente sbagliato”, tuona Michela Vittoria Brambilla, presidente della Leidaa, la lega italiana difesa ambienti e animali. “Importare la carne di orsi uccisi in Slovenia è un reato morale contro la natura che io condanno decisamente. Gli italiani amano gli animali e non credo alla loro voglia di mangiare gli orsi”.

 

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