Roma – Un decreto del ministero dell’Interno, pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 21 gennaio, prevede l’adozione di ‘Linee guida per la prevenzione degli atti illegali e di situazioni di pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica all’interno e nelle immediate vicinanze degli esercizi pubblici‘. Si tratta di una serie di misure per prevenire reati e potenziare la sicurezza in bar, discoteche e locali facendo leva su una più stretta collaborazione tra pubblico e privato.

 

Gli esercizi pubblici interessati dal decreto sono, oltre a discoteche e bar, stabilimenti balneari, strutture ricettive, sale giochi e locali che propongono spettacoli o altro intrattenimento. Il modello proposto dal decreto legge prevede che le organizzazioni degli esercenti stringano accordi con il Prefetto. Questi accordi devono rispettare le linee guida nazionali contenute del decreto del 21 gennaio. I locali che aderiscono agli accordi dovrà esibire il codice di condotta “in modo ben visibile all’interno del locale” e pubblicizzarlo anche sul proprio sito web. L’adesione agli accordi prevede inoltre dei meccanismi premiali per gli esercenti virtuosi.

 

In seguito alla contrarietà espressa da Fipe – Confcommercio lo scorso 25 gennaio, il Viminale ha inoltre precisato la volontarietà dell’adesione alle linee guida. Il vicepresidente vicario dell’associazione ha dunque affermato: “Siamo certi che lavorando insieme con il Ministero e alle forze dell’ordine potremo sempre di più favorire una corretta attività di prevenzione. Per questo auspichiamo che quanto prima venga convocato un tavolo di lavoro per chiarire le modalita e gli ambiti, seppur su base volontaria, di queste linee guida sul territorio, evitando che responsabilità non proprie dell’attività di pubblico esercizio ricadano sulle imprese”.