Innsbruck (Austria) – René Benko, magnate immobiliare tirolese di 47 anni, è agli arresti domiciliari dal 22 gennaio ed è indagato da ben quattro procure (tra cui Trento) per il crac del suo impero Signa group, ex proprietario, tra i numerosi immobili, dell’hotel Bauer di Venezia, poi conteso per vari mesi tra diverse società.
Benko, scrive Il Foglio, inizia giovanissimo l’attività imprenditoriale: a 22 anni fonda la società Immofina holding, ribattezzata Signa holding nel 2006. L’attività si concentra prima in Austria, e poi si estende in Germania e Italia. Nel 2021 il patrimonio della holding arriva a oltre 5 miliardi di euro, ma l’anno successivo cominciano i problemi, fino alla dichiarazione di fallimento del novembre 2023. Secondo l’amministratore fallimentare, le richieste di risarcimento nei confronti di Benko ammontano a circa 2,4 miliardi di euro. Stando alle autorità austriache, Benko avrebbe nascosto parte dei beni della società ai curatori fallimentari e ai creditori, dirottandola verso una fondazione privata gestita formalmente dalla madre, ma di cui Benko apparirebbe come “proprietario effettivo”. Tanto da pagare un affitto mensile di oltre 200mila euro per la sua villa.
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