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Crisi del fine dining? Nel 2023 i primi dieci player in Italia hanno fatturato 209 milioni di euro: +17% sul 2022

2024-10-30T12:45:58+01:0030 Ottobre 2024 11:01|attualità, in evidenza|

Milano – Il fine dining è in crisi oppure no? Stando a un’analisi, condotta da Pambianco, dei fatturati di alcuni dei maggiori chef stellati in Italia, sembra che il settore sia in forte crescita. I dieci principali player hanno infatti raggiunto un fatturato totale di quasi 209 milioni di euro nel 2023, rispetto ai 178 milioni del 2022 (+17%), evidenziando un notevole consolidamento e diversificazione nel settore.

 

Il gruppo Da Vittorio guida la classifica con un fatturato di 87 milioni di euro, segnando un incremento del 30% rispetto al 2022, grazie alle attività di catering e ristorazione. Segue il Gruppo Cannavacciuolo che, tra i ristoranti stellati e le attività nel settore alberghiero, ha raggiunto un fatturato aggregato di 24 milioni di euro (+4%). Chiude il podio la famiglia Alajmo che, con un incremento del 6%, ha chiuso il 2023 a 19 milioni. Appena distante, a 18,7 milioni, ma con una crescita del 10%, si colloca Massimo Botttura con le attività della Francescana.

 

Seguono nella classifica Enrico Bartolini (+16% il fatturato aggregato delle diverse società), Carlo Cracco (+4% il fatturato aggregato) e Niko Romito, che fa segnare ben +26% con un giro d’affari pari a 9,6 milioni di euro. Chiudono la lista realizzata da Pambianco Giancarlo Perbellini, Enoteca Pinchiorri ed Enrico Crippa, con fatturati in crescita rispettivamente a +4%, +25% e +10%.

 

 

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