Roma – 2,7 miliardi di euro: questo il costo delle nuove misure annunciate dal Governo per le imprese della ristorazione. “Il colpo di grazie per i pubblici esercizi italiani, che già sono in profonda crisi”, commenta la Fipe in una nota divulgata ieri. “Gli imprenditori di questo settore si stanno dimostrando persone responsabili, che rispettano rigorosamente i protocolli sanitari loro imposti, che non possono reggere ulteriormente una situazione che decreterebbe la condanna a morte per migliaia di imprese. È evidente che non si possono far ricadere le responsabilità del ritorno dell’epidemia sul nostro comparto: sono altri i fattori che hanno purtroppo causato una nuova emergenza”, dichiara la Federazione. “Sarebbe una scelta disastrosa, con la disperazione e la rabbia che sta crescendo oltre il livello di guardia. La pandemia va gestita con attenzione sicuramente alla salute, ma anche riscontrando le aspettative e le esigenze del settore che il governo conosce perfettamente perché la Fipe le ha trasferite nelle occasioni di confronto istituzionale”. La Federazione dei pubblici esercizi conclude chiedendo “di poter continuare a lavorare per non morire e per questo servono, senza ritardo o inutili annunci, le misure promesse”.

 

In foto: Lino Enrico Stoppani, presidente Fipe Confocommercio