Milano – La ristorazione cresce e cambia volto nel capoluogo lombardo. Nell’ultimo decennio, a Milano le attività sono aumentate del 16,2%, raggiungendo quota 10.600. I ristoranti con somministrazione (con posti a sedere) sono 4.600 (+65% rispetto al 2013); cresciuti anche quelli senza somministrazione (che offrono solo l’asporto): +55,6%. I servizi di delivery sono arrivati a valere il 15% del business di un ristorante. Calati, invece, i bar: -15%, con pranzi e colazioni che indietreggiano.

 

A influire tanto sullo scenario è il ruolo dello smartworking: con la gente che lavora da casa “si sposta la domanda”, commenta Lino Stoppani, presidente di EpamFipe-Confcommercio (associazione dei pubblici esercizi), come riporta l’inserto di Repubblica I piaceri del gusto. È cresciuta, dopo il lockdown, la voglia di cene e socialità.

 

Tra i dati rilevanti, bisogna sottolineare l’importante crescita delle imprese straniere (+45% in dieci anni), mentre sono diminuite le realtà condotte da donne (-4%) e giovani (-2%). Aumentato il numero degli addetti della ristorazione: +24%, arrivando a contare 84 mila persone, dalle 68mila che erano nel 2013.

 

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