Roma – Resta alta la preoccupazione della federazione italiana vignaioli indipendenti. E si unisce all’appello di Andrea Terraneo, presidente di Vinarius, che ha chiesto spiegazioni al Governo in merito alla misura, contenuta nel Dpcm del 16 gennaio, che vieta la vendita per asporto di qualsiasi bevanda alcolica dalle ore 18 ai negozi specializzati. “I Vignaioli, come molte altri operatori del settore Horeca e di altre categorie, sono stati pesantemente indeboliti dai mesi di chiusura forzata e dalle norme sull’asporto e sugli orari di apertura di enoteche e ristoranti”, spiega Matilde Poggi, presidente della Fivi, in una nota. “Le nuove decisioni del Governo stanno portando pesanti conseguenze su tutta la filiera. Le misure intraprese finora sono per lo più adatte alla grande industria, e dimenticano l’esercito di piccoli produttori artigiani del vino che, con il settore della ristorazione chiuso, ha sofferto più degli industriali che hanno una clientela più diversificata”. La presidente di Fivi conclude: “Ribadiamo la necessità di permettere a tutti di riaprire le attività per lavorare in sicurezza, rispettando le regole, e auspichiamo maggiori controlli per garantire che queste vengano rispettate”.