Milano – “L’impressione è che a noi milanesi la città sembri cara e a loro [i turisti, ndr] quasi economica”. Sono le parole di Leonardo Groppelli, amministratore delegato dell’hotel quattro stelle Uptown di via Santa Sofia a Milano, sentito dal Corriere della Sera. Commenta la corsa al rialzo che vede protagonisti gli alberghi di fascia alta e altissima del capoluogo lombardo. “Abbiamo aumentato del 25% i prezzi in due anni e comunque abbiamo visto salire il tasso di occupazione delle stanze”, racconta. “Nelle recensioni valorizzano i servizi esclusivi che abbiamo messo in campo, anche a pagamento”. La domanda è tanto forte che l’aumento della concorrenza non spaventa gli albergatori; anzi, in vista delle Olimpiadi del 2026 si prevede un ritorno in massa dei turisti cinesi, che alimenterà ancora le richieste. La fascia di clientela luxury, insomma, è destinata a crescere. Ma non sono solo i ricchissimi a cercare esperienze ad alto budget: sono sempre più frequenti “persone che prendono il volo low cost eppure per il soggiorno vogliono servizi di lusso”, conclude Groppelli.

 

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