Firenze – “Tourists go home”, lo slogan delle proteste di Barcellona contro il turismo di massa, nelle ultime settimane è comparso sui muri del centro storico di Firenze. Su un cantiere di un residence di lusso lungo l’Arno è pure comparsa nella declinazione “Yankee go home”, visto che il turismo americano è quello più numeroso. Secondo i dati Irpet, l’istituto di ricerca e programmazione della regione Toscana, nel 2023 sono infatti stati registrati 14 milioni di presenze.
Secondo quanto riporta Repubblica, in effetti, il centro storico fiorentino ha perso fra il 2014 e il 2022 4mila residenti, mentre continuano a crescere Airbnb, resort e residence di lusso. Per famiglie e studenti è infatti diventato molto difficile trovare appartamenti in affitto a prezzi accettabili.
Le istituzioni temono dunque che possa scoppiare una protesta come quella che ha interessato Barcellona poche settimane fa. “Dobbiamo lavorare per la tutela della residenzialità e per un turismo sostenibile”, ha dichiarato la sindaca di Firenze Sara Funaro, la cui giunta, pochi giorni fa, ha bloccato i nuovi affitti nell’area Unesco della città. “Il turista viene visto come un nemico perché il residente non trova più casa per via degli affitti brevi. Limitarli o contingentarli risolverebbe il problema. Bene ha fatto Funaro a farne una priorità ma ora serve una legge nazionale”, ha proseguito Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi.
Confesercenti e Confcommercio, dal canto loro, hanno espresso a Repubblica le proprie preoccupazioni: “Senza turisti restiamo un museo cielo aperto coi ristoranti vuoti: le scritte sono un segnale inquietante”.