Roma – Una ‘spoilerata’ di un sito in mattinata ha ‘bruciato’ l’effetto-sorpresa. Così ancor prima dell’inizio della presentazione della ‘Guida Ristoranti d’Italia’ del Gambero Rosso, e del lungo cerimoniale di premiazione, erano già circolati in sala i nomi dei migliori chef, che sono Massimo Bottura dell’Osteria Francescana di Modena e Niko Romito del Reale di Castel di Sangro, gli unici che hanno raggiunto il punteggio di 96/100. Un gradino sotto Heinz Beck de La Pergola dell’Hotel Rome Cavalieri ed Enrico Crippa di Piazza Duomo ad Alba. Con 94/100 invece Le Calandre di Rubano (PD) e i due ristoranti di Senigallia, La Madonnina del Pescatore e Uliassi. Molto applauditi i sette ristoranti che entrano nel novero delle quarantasette insegne in grado di raggiungere le tre forchette (nel 2022 erano state quarantaquattro): Guido di Serralunga d’Alba, l’Antica Corona Reale di Cervere, Del Cambio di Torino, l’Atelier Moessmer Norbert Niederkofler di Brunico, l’Harry’s Piccolo di Trieste, il Kresios di Telese Terme in Campania e il Pashà di Conversano in Puglia. Tra gli altri premi da segnalare il Ristoratore dell’Anno, andato a Giuseppe Iannotti del Kresios di Telese Terme (BN). Tra gli chef più mediatici, Antonino Cannavacciulo di Villa Crespi a Orta San Giulio (Novara), che ha ottenuto 92/100. Fa rumore infine la forchetta persa da Gianfranco Vissani di Casa Vissani a Baschi (Terni).

 

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