Milano – Si è spento nella notte Aimo Moroni, cuoco e ristoratore, dagli anni Sessanta protagonista della scena gastronomica milanese. Toscano di origini, di Pescia, in provincia di Pistoia, si traferì giovanissimo a Milano per tentare la fortuna. Faceva il caldarrostaro, poi aprì un ristorante, insieme alla moglie Nadia, vicino alla stazione. A solì 28 anni, quindi, comprò un locale più grande e diede vita alla Trattoria Toscana Da Aimo e Nadia in via Montecuccoli, nella periferia ovest della città, luogo che diventò nel tempo iconico. Nei primi anni Ottanta, infatti, Aimo e Nadia era già annoverato tra i massimi ristoranti di Milano e d’Italia. Negli anni Novanta, Aimo coinvolse nella gestione del ristorante anche la figlia Stefania. Nei primi anni Duemila, poi, l’inizio del passaggio di testimone: Aimo decise di rimanere come guida del locale e di affidare la cucina ad Alessandro Negrini e Fabio Pisani, che ne hanno conservato lo spirito e la visione. Oggi, accanto al ristorante storico, esistono diversi altri progetti come Voce Aimo e Nadia, alle Gallerie d’Italia, e il BistRo Aimo e Nadia, unendo cucina, arte e design.

 

In foto: Aimo Moroni insieme alla moglie Nadia.

 

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