Chicago (Stati Uniti) – Nel solo 2024, la spesa per i viaggi a livello mondiale è stimata in 8,6 miliardi di dollari (circa 8 miliardi di euro, il 9 % del Pil globale). Inoltre, da oggi al 2030 i viaggi nazionali cresceranno del 3% l’anno, raggiungendo i 19 miliardi di pernottamenti l’anno. Quelli internazionali, invece, toccheranno i 9 miliardi. Sono alcuni dei dati che emergono dall’ultimo studio di McKinsey dedicato al settore turistico mondiale.
Stati Uniti, Germania, Regno Unito, Cina e Francia sono (e lo saranno almeno fino al 2030) i principali paesi di partenza. In maggiore dettaglio, Stati Uniti e Cina risulteranno i maggiori mercati per quanto riguarda i viaggi nazionali. Mentre in Europa, il 70% dei viaggi internazionali riguarderà cittadini europei che si spostano all’interno del continente.
E in Italia? Come spiega Riccardo Boin, partner McKinsey & Company, al Sole 24 Ore “con 134 milioni di arrivi e 451 milioni di presenze nel 2023, le presenze turistiche sono cresciute del 3,3% rispetto al 2019 con i traguardi che mostrano come il turismo rappresenti circa il 10% del Pil dell’Italia e abbia tassi di crescita maggiori rispetto alla media degli altri settori”.
Sarà decisivo in Italia anche il segmento dei viaggi di lusso. I turisti cercheranno modalità di viaggio ‘slow’ e ricercheranno privacy ed esclusività con affitti di ville private, tour su misura e accesso esclusivo a siti storici o eventi culturali. Crescerà anche la richiesta di viaggi per famiglie con esperienze su misura, dunque crociere di lusso ed esperienze su treni di lusso.