La pandemia ha costretto gli albergatori a ridisegnare i canoni dell’accoglienza. Con l’apertura della stagione estiva sul Lago di Garda, Stefan Margesin, direttore del Quellenhof Resort di Lazise, ci racconta le novità per gli ospiti della struttura.

 

di Elisa Tonussi

 

Da piccola locanda a gestione famigliare a San Martino in Alto Adige a hotel 5 stelle lusso. La storia del Quellenhof Resort ha radici che affondano nel lontano 1897, quando, sull’unica strada della Val Passiria, è stato costruito il primo nucleo dell’albergo. La struttura è stata rilevata nel 1923 dai nonni di Heinrich Dorfer, attuale proprietario insieme alla moglie Meggy. Nel tempo la famiglia Dorfer ha ampliato la struttura in Val Passiria. Heinrich ha poi aperto anche il resort di Lazise, sul Lago di Garda, oggi diretto con passione ed energia da Stefan Margesin. Proprio con lui abbiamo parlato di quel che sarà l’estate 2021. E ci ha spiegato come è cambiato il concetto di lusso con lo scoppio della pandemia.

 

Come è iniziata la stagionee stiva 2021?

L’occupazione per i mesi estivi è molto alta, siamo praticamente al completo. Gran parte delle registrazioni ‘on the book’ sono state effettuate l’anno scorso. Ma ogni giorno ne riceviamo di nuove.

 

Quale variazione rispetto al 2020?

Per i mesi estivi, abbiamo il 100% di prenotazioni in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e raggiunto i livelli pre-Covid del 2019.

 

Da quali paesi arrivano principalmente i vostri ospiti per il 2021?

La maggior parte delle nostre prenotazioni attuali provengono dai mercati europei, ma anche dai mercati non-europei. Lo sviluppo dei mercati non-europei ha subito un rallentamento rispetto agli anni precedenti. Il mercato interno italiano si sta però fortificando.

 

Non avete mai chiuso per la pandemia, è corretto?

Sì. La nostra struttura è rimasta chiusa solamente per la regolare chiusura stagionale, dopo l’Epifania fino alla prima settimana di febbraio. Durante quelle quattro settimane abbiamo fatto la manutenzione e apportato dei miglioramenti alla nostra struttura, interventi che erano già in programma.

 

Di cosa si è trattato?

Siamo intervenuti non solo nella struttura di Lazise, ma anche in quella in Val Passiria. Nel Quellenhof Luxury Resort Passeier abbiamo trasformato l’edificio Forellenhof. Adesso ha riaperto come Guesthouse F. Le camere sono state rinnovate e ampliate con un design completamente nuovo. Sul tetto dell’edificio è stato creato uno chalet molto lussuoso e una nuova zona relax a dir poco spettacolare con una nuova sauna panoramica con camino e una nuova infinity pool, tutta di vetro e sospesa nell’aria. La nuova zona spa amplia quella già esistente ed è accessibile a tutti i nostri ospiti, purché adulti.

 

Quali servizi avete integrato nella vostra offerta con la pandemia?

Fin dai primi mesi del 2020, abbiamo dotato la nostra struttura di un protocollo molto dettagliato e completo di misure anti-Covid per la tutela e la sicurezza dei nostri ospiti e del nostro staff. Questo protocollo, valido per tutti i Quellenhof Luxury Resorts, è stato elaborato in collaborazione con il team medico del Quellenhof Medical Center della nostra struttura in Alto Adige vicino a Merano, e altri esperti esterni di immunologia e igiene. Viene aggiornato costantemente. La sicurezza è la nuova colonna su cui si basa la nostra offerta. Per noi, garantire sicurezza significa avvolgere i nostri ospiti come un manto protettivo, ma pressoché invisibile, che permette loro di godersi il soggiorno da noi in tutta spensieratezza, come sono abituati in un ambiente da 5 stelle lusso. Fin dall’inizio era chiaro per noi che le tante misure di sicurezza sanitaria in più rispetto alle nostre procedure di igiene, che erano già a un livello altissimo anche prima del Covid, dovevano svolgersi nel modo più discreto possibile, per non compromettere la serenità dei nostri ospiti. Questo approccio ci ha permesso di acquisire un vantaggio competitivo.

 

Come è cambiata dunque l’organizzazione del vostro hotel?

Abbiamo completamente ripensato e ampliato tutte le procedure di sicurezza e igiene già in atto precedentemente. L’impegno a livello economico è stato considerevole e abbiamo dovuto aumentare il numero dei dipendenti. Fortunatamente potevamo già contare su una struttura di nuova apertura e progettata in modo lungimirante. Gli spazi per gli ospiti sono molto ampi e ci permettono di rispettare il distanziamento sociale senza difficoltà.

 

E il ristorante?

Il ristorante dispone di un sistema di areazione che garantisce lo scambio completo dell’aria da 5 a 6 volte l’ora, significa ogni 10 minuti circa. Ogni camera, in aggiunta, dispone di un sistema di areazione separato. Non avviene lo scambio d’aria con le camere adiacenti ma va direttamente verso l’esterno.

 

Come hanno percepito i cambiamenti i vostri ospiti?

Grazie ai loro feedback oggi sappiamo che apprezzano tutto ciò che facciamo e che si sentono al sicuro da noi. Lo considerano come un valore aggiunto. Il lusso per loro si definisce adesso anche in base al protocollo di sicurezza e igiene. Si riduce così al minimo il rischio di contagio. Hanno meno paura e ciò comporta un valore aggiunto in termini di relax per un’esperienza positiva durante il soggiorno. Questo è diventato un criterio importante nel processo decisionale degli ospiti.