Roma – Il turismo di alta gamma italiano ha un potenziale che supera i 100 miliardi di euro. Oggi il settore vale invece circa 25 miliardi, che con l’indotto salgono a 60 –  7 per il soggiorno, 2 per la ristorazione, 14 per visite, escursioni e shopping, la restante parte è indotto. Secondo quanto emerge dal libro bianco Turismo di alta gamma. Leva strategica per l’Italia, il Bel Paese sarebbe la meta preferita dai turisti alto spendenti per la sua arte e la sua bellezza.  Non è tuttavia il paese più visitato. Paga infatti la minore percezione degli standard di qualità delle strutture e servizi, la mancanza di un’offerta d’intrattenimento e un calendario di eventi mondani, culturali e sociali per i turisti luxury. Ecco perché sarebbe necessario fare leva sui modelli dell’enogastronomia e dell’arte. “Proponiamo che col Governo si crei una partnership pubblico-privata per sviluppare questa nicchia di turismo”, afferma al Matteo Lunelli, presidente di Fondazione Altagamma, comitato dei marchi di lusso italiani. “Va costruito un progetto, con soluzioni personalizzate ed esclusive. Poi serve il piano marketing ed esclusive. Poi serve il piano marketing e comunicazione, che includa le agenzie specializzate”.