Roma – “Sono stati annullati fino a ottobre tutti i gruppi turistici provenienti da Giappone, Cina, Corea e India già prenotati”. Ad affermarlo è Francesco Gatti, presidente di AssoHotel, in un’intervista al Corriere della Sera in cui parla della situazione turistica a Roma. “Dal sud Est asiatico i viaggiatori in arrivo sono pari a zero da mesi. Dagli Stati Uniti ne giungono il 50% rispetto al periodo precedente alla pandemia e dall’Europa gli spostamenti sono annullati a pioggia in questi giorni”, prosegue Giuseppe Roscioli, presidente di Federalberghi. Le ragioni di una simile situazione? Il super green pass. I sieri, come Sputnik, diffusi in Asia, non sono validi in Europa. Quindi, anche chi è stato vaccinato, deve sottoporsi a una quarantena di dieci giorni al proprio arrivo in Italia. “L’ultimo tracollo è dovuto a due misure”, spiega Roscioli. “Una riguarda il green pass rafforzato obbligatorio negli alberghi. La seconda è l’introduzione del tampone negativo dall’estero”. Misure che stanno impattando negativamente sul turismo nella Capitale, che prima della pandemia era al 72% fatto da stranieri.