Firenze – “Oggi aziende ed enti pubblici sono organizzati in modalità smart: se si chiude il weekend per zona rossa, per un ristoratore qual è il vantaggio di aprire gli altri giorni della settimana?”, obietta Pasquale Naccari, presidente del gruppo Ristoratori Toscana, in merito alle restrizioni che potrebbero essere varate per i prossimi giorni. “I ristoranti non sono negozi che apri e chiudi premendo un interruttore: c’è un’organizzazione dietro, e c’è una materia prima che è deteriorabile. Le misure di cui si parla, come al solito, non tengono in considerazione le peculiarità del nostro lavoro, e mancano di prospettiva: avrebbe più senso dire che si tiene chiuso fino al 10 e che poi si riparte col giallo per due settimane”. Naccari aggiunge: “La cosa più grave è la comunicazione fuorviante di Conte che aveva annunciato 645 milioni per le attività di somministrazione colpite dalla crisi, a fronte dei 18 miliardi annunciati dalla Merkel: ma il problema vero è che in Italia non sono stati erogati. Non vediamo una luce in fondo al tunnel, l’emergenza è gestita molto alla rinfusa”.