Copenaghen (Danimarca) – Se ne parla già da oltre un anno. E il prossimo anno dovrebbe diventare realtà: a partire dal 2026 sarà possibile cenare nello spazio. L’iniziativa della SpaceVIP è stata sposata dal pluripremiato chef danese Rasmus Munk, che, intervistato dal Gambero Rosso, racconta il progetto.
“Siamo stati contattati da SpaceVIP, un’agenzia di viaggi americana che si occupa di turismo spaziale. Hanno visto che ci concentravamo sul raccontare storie attraverso il cibo e volevano questo tipo di esperienza ‘artistica’ per la cena spaziale“, spiega Munk. Dunque, “abbiamo creato un gruppo dedicato di chef, designer, ricercatori e uno sceneggiatore che si occupa esclusivamente di questo menu. È simile al modo in cui lavoriamo nella nostra cucina di prova. […] Poiché la capsula è pressurizzata, non dobbiamo pensare a cose come la gravità, ma lo spazio a bordo è ovviamente limitato, quindi dobbiamo preparare molto a terra”.
E cosa verrà servito nello spazio? “Vedo questo viaggio come un’estensione di quello che stiamo facendo ad Alchemist“, spiega lo chef, “stiamo ancora guardando alle sfide del pianeta Terra, ma nella stratosfera sarà attraverso la lente dell’’effetto panoramica’ che gli astronauti riportano dopo essere tornati dal viaggio nello spazio. Essi raccontano di aver visto improvvisamente la nostra casa dallo spazio e di aver sperimentato quanto l’umanità sia vulnerabile nell’immensità nera. Si spera che ciò alimenti la nostra ambizione di prenderci più cura del nostro pianeta natale. Ci immergeremo anche nella storia dei viaggi spaziali e delle ricerche effettuate negli ultimi 60 anni, molte delle quali hanno ancora un impatto sulla nostra vita quotidiana. Come per tutte le esperienze di Alchemist, l’obiettivo è quello di far riflettere. Non faremo prediche, ma offriremo ‘cibo per la mente’ nel senso più letterale del termine. Vogliamo che gli ospiti non se ne vadano solo sazi, ma cambiati”.
La ‘sala’ sarà la Spaceship Neptune di Space Perspective, un’astronave a zero emissioni di anidride carbonica, spinta da uno SpaceBalloon riempito di idrogeno a circa 30 km da terra.