Agrigento – Nel contesto di Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025, lo chef due stelle Michelin Pino Cuttaia rende omaggio alla Sicilia con con un nuovo dessert ispirato al Cretto di Burri (foto 1), opera ambientale di Alberto Burri, realizzata sui resti di Gibellina Vecchia. L’opera venne creata sopra i resti della città, andata distrutta durante il terremoto che colpi la Valle del Belice del 1968: compattò le macerie e le ricoprì con una colata di cemento bianco, riproducendo le strade del vecchio abitato. Cuttaia, che nella sua cucina reinterpreta la Sicilia, sua terra di origine, ne racconta dunque questa volta la resilienza. Il dessert riproduce autenticamente le forme e i colori del Cretto di Burri con una pasta di mandorle bianca a ricoprire una crema alla mandorla su pan di Spagna con liquore alla mandorla.

 

Cuttaia omaggia la Sicilia pure in un secondo piatto. Si tratta questa volta di una proposta salata che intende ricordare la Scala dei Turchi (foto 2), la scogliera bianca tra Realmonte e Porto Empedocle. Il piatto è realizzato con una sfoglia trasparente di calamaro ripiena di crema di ricci di mare sotto una spuma all’acqua di mare.

 

 

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