Milano – Non c’è fine alla crisi del settore alberghiero. “Adesso siamo qui di fronte a un crollo dell’85 per cento e per immaginare una qualche prospettiva dobbiamo far scorrere il calendario fino al prossimo settembre”, dichiara Maurizio Naro, presidente milanese di Federalberghi e manager del Four Points Sheraton di via Cardano, in un’intervista al Corriere della Sera. L’albergatore spiega come sia difficile fare qualsiasi programmazione in questa situazione. Pesa l’assenza di fiere e viaggi cancellati. E aggiunge che gli aiuti al settore sono motivo di grande amarezza, dal momento che, tra ristori, credito d’imposta e cassa integrazione, non si arriva nemmeno a 3 milioni di euro, quando il fatturato annuo della sua attività è di circa 12 milioni. Naro racconta che, in questa situazione, qualche azienda familiare sta iniziando a gettare la spugna. Ma c’è anche chi trova soluzione originali. “Liberano le stanze dai letti e le affittano a chi ha bisogno di lavorare”, racconta Naro. Ma manca il dialogo con le istituzioni: “L’ultima volta che abbiamo potuto confrontarci con l’assessore al Turismo Roberta Guaineri è stata il 6 marzo scorso. Da allora non l’ho più sentita”.