Genova – La Liguria è passata da essere zona arancione a zona gialla. E i ristoratori hanno potuto finalmente riaprire i propri locali. In poche ore numerosi hanno registrato il tutto esaurito. Qualcuno prima ancora di comunicare la riapertura ufficiale sui propri canali social. Non sono mancati, però, alcuni problemi: a Repubblica, alcuni ristoratori raccontano la difficoltà a riorganizzare di punto in bianco orari e approvvigionamenti. “Adesso perlomeno possiamo aprire a mezzogiorno, e questo permette di recuperare un minimo di fatturato”, sottolinea Marina Porotto, presidente di Fipe Giovani Liguria. C’è un ‘ma’. “Comunque è dura”, continua Porotti, “perché non si riesce a sopperire alle spese. Anche perché l’apertura a pranzo per i ristoranti può essere un aiuto ma per le birrerie, i pub, i cocktail bar ha veramente poco senso”. La presidente di Fipe Giovani Liguria vede, però, anche il lato positivo di quanto sta accadendo: “La nostra categoria ha fatto un salto evoluzionistico enorme: siamo passati dal digitale, ai social, al delivery, ma questo ha spinto anche una maggiore consapevolezza verso una formazione più professionale. Siamo stati quelli che hanno fatto un maggiore sforzo di adattamento”.