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Langosteria fattura 28,2 milioni. E gli altri big dell’alta ristorazione?

2023-11-14T10:31:25+01:0010 Novembre 2023 13:12|attualità, in evidenza|

Milano – E’ Langosteria il ristorante fine dining che nel 2022 ha generato il fatturato più elevato: 28,2 milioni di euro. E’ quanto emerge da una ricerca recentemente pubblicata dall’Ufficio Studi Pambianco, in cui è stato analizzato il giro d’affari relativo al 2022 delle maggiori realtà dell’alta ristorazione in Italia. Segue il gruppo di Enrico Buonocore, la realtà milanese Da Giacomo con 19,8 milioni. Terzo sul podio è niente poco di meno che Massimo Bottura, le cui società ha fatturato 18,2 milioni di euro nel 2022. Segue il gruppo della famiglia Alajmo, che, grazie a una profonda riorganizzazione, investimenti sul digitale e il rilancio della propria academy, ha generato un giro d’affari di 16 milioni. Chiude la top 5 il gruppo dei fratelli Cerea con 14,3 milioni. Occorre, però, sottolineare, in questo caso, che la ristorazione pesa sul 35% dei ricavi della società Da Vittorio (che toccano i 40,9 milioni), attiva specialmente tra eventi e catering.

 

Abbiamo, però, voluto fare le pulci ad altri big del settore. Qualche esempio? Giancarlo Perbellini, che vanta una costellazione di ristoranti, bistrot e altri locali, nel 2022 ha fatturato 9,4 milioni di euro. Che sia destinato a crescere con i nuovi progetti avviati nel 2023? Mentre Antonino Cannavacciuolo, tra i soli cafè, bistrot e laboratori, ha raggiunto gli 8,3 milioni. Villa Crespi, invece, tra il relais e il ristorante, ha fatturato 9,5 milioni di euro. Ricordiamo che lo stellato opera anche nel settore alberghiero, che in questa indagine non è tenuto in considerazione. Carlo Cracco, di cui si è parlato negli ultimi mesi per via delle perdite subite a causa del ristorante in Galleria a Milano, tocca quota 6,7 milioni. Niko Romito, invece, titolare del tristellato Reale a Castel di Sangro, nonché di un progetto di formazione e di altri ‘spazi’ di ristorazione arriva a 3,3 milioni. L’abruzzese, però, vanta locali anche al di fuori dei confini nazionali, in Francia, Medio Oriente, Cina e Giappone ed è responsabile dei ristoranti degli Hotel Bulgari, che non sono stati conteggiati. Vuoi saperne di più? La nostra indagine sarà pubblicata sul numero di gennaio di Luxury Food&Beverage Magazine.

 

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