Roma – Interviene anche Confindustria Alberghi sul tema dei rincari di gas, energia e materie prime. Nel corso di un incontro alla Camera dei Deputati, che si è svolto la scorsa settimana insieme ad Assosistema Confindustria, l’associazione che rappresenta le imprese che operano, fra gli altri, nel settore dei dispositivi tessili riutilizzabili, ha avanzato alcune richieste al Governo.

 

Chiedono innanzitutto l’innalzamento al 25% del credito di imposta previsto per l’acquisto di energia elettrica, analogamente a quanto stabilito per le imprese energivore. Domandano inoltre la proroga immediata almeno di un ulteriore trimestre dei crediti di imposta per l’acquisto di energia elettrica e gas, dell’Iva agevolata per l’acquisto di gas e delle misure di azzeramento/riduzione degli oneri di sistema. Tenendo presente che le esigenze delle imprese non si esauriranno in un arco di tempo così breve. Infine le associazioni chiedono che vengano introdotte maggiorazioni sui crediti di imposta per l’acquisto di energia elettrica e gas nel caso di imprese che hanno perdite di fatturato nel secondo trimestre 2021 superiori al 50% rispetto l’analogo periodo 2019.

 

“Il 2022 si era aperto con la possibilità di tornare ad operare sul mercato anche grazie al ritorno dei viaggiatori internazionali ma il dramma della guerra ha scatenato una ‘tempesta perfetta’ colpendo l’economia del Paese e il settore alberghiero”, ha affermato la presidente di Confindustria Alberghi Maria Carmela Colaiacovo. “Una situazione già difficile su cui si sta scaricando l’aumento esponenziale dell’energia che ha fatto lievitare i costi per le imprese in misura insostenibile tanto più in un quadro caratterizzato da una bassissima occupazione e che anche per questo motivo non può gravare sull’utente finale. Gli alberghi, che affrontano ancora perdite ingenti di fatturato, soprattutto a causa della mancanza del turismo extra Eu che sceglie la ricettività alberghiera e si caratterizza da una maggiore capacità di spesa, per definizione non rientrano nella categoria delle imprese energivore, ma nella pratica vedono il costo delle bollette tra le voci più rilevanti del bilancio”.