Verona – Lo chef Carlo Cracco torna in tribunale per deporre contro Achille Ottaviani. Il giornalista, nell’aprile 2016, su La cronaca di Verona, aveva definito la cena preparata dallo stellato in occasione di Vinitaly “una delusione”. E aveva definito il cuciniere uno “che se l’è tirata neanche fosse George Clooney, modello lei non sai chi sono io”. Cracco aveva ritenuto le parole denigratorie e aveva deciso di portare il giornalista davanti a un giudice. Dapprima la Pm assegnata al caso chiede l’archiviazione. Nel 2017, però, arriva l’obiezione da parte dell’avvocato di Cracco: il giudizio del giornalista nasceva da pareri orecchiati. Ottaviani, nel frattempo, rincara ulteriormente la dose nei confronti dello chef, definendolo una “stella cadente”, commentando la perdita della seconda stella Michelin. A gennaio 2021 il gip accoglie l’obiezione di Cracco. Secondo quanto riporta il Corriere della Sera, venerdì 7 maggio lo chef è stato l’unico a essere sentito alla prima udienza del processo che riprenderà a luglio. Cracco avrebbe definito l’articolo di Ottaviani “un’invettiva personale e inutilmente lesiva” e l’espressione ‘stella cadente’ come “gratuitamente denigratoria”. Lo chef avrebbe inoltre aggiunto: “Tutto falso, non sono un ‘montato’ e non sono un ‘arrogante’, così come non corrisponde al vero che la guida Michelin mi avesse ‘ridimensionato da cuoco a giudice televisivo’. Pura infamia”.