Golferenzo (Pv) – “Non riuscivamo più a lavorare a cuor leggero. Ci siamo chiesti cosa potevamo fare, e abbiamo deciso di fare ciò che ci riesce meglio: cucinare”. A parlare a Il Gusto di Repubblica è Paola Calonghi, chef dell’enoteca con ristoro Corte del Lupo. E’ così che da giovedì scorso, nel menù del suo locale, propone anche il borscht, piatto tipico della tradizione ucraina, che anche lo chef Klopotenko ha invitato a cucinare (leggi qua).

 

E’ partito così un vero e proprio progetto di solidarietà nei confronti del popolo ucraino, che ha coinvolto, poco a poco, altri ristoratori dell’Alleanza dei Cuochi Slow Food, di cui Calonghi fa parte. Rino Duca, dal Grano di Pepe a Ravaldino (Mo), ad esempio, ha lanciato l’iniziativa ‘Il borscht come un abbraccio’, invitando amici e amiche dalla Russia, Bielorussia, Ucraina e altri paesi dell’Est Europa a preparare insieme la zuppa e condividerla mettendo a disposizione gli spazi del ristorante.

 

I cuochi dell’Alleanza possono devolvere i proventi alla raccolta fondi attivata da Slow Food, che servirà a sostenere i membri delle stesse comunità Slow Food che hanno deciso di rimanere in Ucraina. Si tratta di contadini e allevatori che non possono abbandonare gli animali o non seminare granaglia per le bestie.