Londra (Regno Unito) – “E’ tempo che brand di fama globale come Michelin richiamino questi chef, che consegnano al pubblico un’immagine pulita di sé, mentre sono molestatori sistemici e guidano le loro cucine ‘tribali’ con le stesse tecniche manageriali di una gang di delinquenti”. Così si legge nel testo di una petizione, lanciata su change.org dalla National Chefs Union, associazione di categoria britannica, per portare l’attenzione delle più importanti guide gastronomiche verso un “grave problema che spesso si riscontra in ristoranti, hotel e pub nel Regno Unito, molti dei quali sono noti e rinomati”: quello degli abusi sullo staff. La Unichef, nella petizione, cita il recente caso avvenuto nei ristoranti di Tom Kitchin, star chef inglese: due chef senior sono stati sospesi in attesa di indagini interne perché accusati da alcuni ex dipendenti di aver creato un ambiente di laboro tossico e violento. Ma il problema sembra essere diffuso. Si legge nella petizione: “Alcuni dei ristoranti in cui avvengono queste situazioni sono famosi in tutto il mondo e i loro titolari sono milionari, ma se ne stanno comodamente seduti sapendo che lo status di ‘stellati’ protegge il loro marchio e la loro immagine. Invece sono pienamente e legalmente responsabili degli abusi che avvengono nei loro locali, a prescindere dal numero di stelle che hanno”. Per questo motivo l’appello è rivolto a tutte le guide internazionali e non solo: “Tutte le sponsorizzazione e i premi assegnati dovrebbero essere revocate di fronte a prove evidenti di abusi avvenuti e che marchi come Michelin o la AA dovrebbero chiamare gli abusi con il loro nome. I lavoratori del settore dell’ospitalità meritano un trattamento migliore”. La petizione ha già ottenuto 216 firme.