Roma – Le principali località turistiche italiane sono in deflazione per quanto riguarda i prezzi degli alberghi. Il settore paga il minor afflusso di turisti italiani e stranieri a causa del Covid. L’Unione nazionale consumatori ha elaborato i dati Istat dell’inflazione di agosto, stilando una classifica delle città e regioni che hanno subito i minori rincari. Emerge che in media, in Italia o prezzi sono scesi su base tendenziale del 2,1%. Eclatante il dato di Venezia, che ha registrato un calo dei prezzi degli alloggi del 22,2%. Al crollo della domanda, infatti, gli albergatori hanno reagito abbassando i prezzi. Alcune città, però, hanno potuto permettersi di alzare i prezzi: Parma (+11,4%), Cosenza (+11,1%) e Cuneo (+8,4%). In modo simile, anche i ristoranti hanno lievemente alzato i prezzi. In media, infatti, in agosto salgono del 2,1% su base annua e non si registrano disparità così evidenti sul territorio nazionale.