Milano – La bottiglia di vino non terminata si può portare a casa. È il nuovo progetto, dal titolo ‘Portami a casa’, di Assoenologi, l’associazione dei tecnici vitivinicoli, in risposta al calo del consumo di bevande alcoliche al ristorante in seguito all’entrata in vigore del nuovo Codice della strada. L’iniziativa è rivolta sia ai produttori di vino italiani sia ai ristoratori. E ha l’obiettivo di salvaguardare il consumo di vino a tavola, garantendo al contempo la massima sicurezza per tutti.

 

L’iniziativa è molto semplice: quando la bottiglia di vino ordinata non viene consumata interamente, il cliente può portarla a casa in shopper personalizzate fornite direttamente dai produttori ai gestori dei locali.

 

“Questa iniziativa vuole incentivare il consumo moderato e consapevole di vino, senza privare i consumatori del piacere di accompagnare i pasti con un buon calice. Allo stesso tempo, ci impegniamo a promuovere una maggiore sicurezza stradale e a ridurre i rischi legati all’abuso di alcol alla guida”, spiega il presidente nazionale di Assoenologi, Riccardo Cotarella.