Pesaro – Umberto Carriera, il ristoratore leader del movimento #IoApro, che nel 2021 aveva sfidato i divieti imposti dai Dpcm, dovrà pagare le multe ricevute per aver aperto i propri locali durante i lockdown. La Corte d’Appello ha ribaltato infatti la sentenza di primo grado.
La vicenda giudiziaria era iniziata proprio il 25 gennaio 2021, prima serata della protesta dei ristoratori. Quella sera, le forze dell’ordine erano intervenute, venendo però sbeffeggiate. Erano dunque scattate multe e denunce per diffamazione. La sentenza di primo grado emessa a febbraio 2022 aveva stabilito che le multe andavano tolte. La Corte d’Appello, però, ha ribaltato il primo giudizio.
“Le recenti decisioni della Corte Costituzionale sulle questioni covid, hanno portato a un ribaltamento per SOLI FINI POLITICI (tesi ad evitare richieste di risarcimento danni da parte di milioni di italiani) delle sentenze che ci davano ragione”, commenta Carriera sui propri canali social, dichiarando che intende procedere in Cassazione. “Per una questione di principio e non economica (400 euro di multa in cambio della propria dignità) andremo in Cassazione. Con poche speranze perché la linea è tracciata ma consapevoli di aver già vinto con i nostri comportamenti”.