Si è svolta a BolognaFiere, dal 23 al 25 febbraio, la quarta edizione del salone dedicato al vino buono, pulito e giusto. Molte le cantine nuove, tanti i professionisti. Mentre arrivare in macchina è la solita via crucis.

 

di Tommaso Farina

 

Il 2025 è stato un anno nuovo per Slow Wine Fair, la fiera internazionale dedicata al “vino buono, pulito e giusto”. La rassegna bolognese, giunta alla sua quarta edizione, nel 2025 ha raddoppiato: uno dei padiglioni della manifestazione, svoltasi dal 23 al 25 febbraio, ha difatti ospitato Sana Food, format espositivo dedicato a tutte le declinazioni della sana alimentazione a filiera controllata e sostenibile per il segmento del food service. Slow Food e BolognaFiere, organizzatori dell’evento, fanno trapelare numeri di grande soddisfazione. Slow Wine Fair 2025 e Sana Food hanno chiuso con 15mila ingressi, ossia con una crescita di almeno il 20% rispetto al 2024. Di questi, almeno il 70% era costituito da professionisti: l’apertura agli appassionati è stata limitata alla giornata di domenica 23. Quest’anno siamo stati presenti nelle due giornate di lunedì e martedì, dedicate al pubblico professionale. Non potevano dunque mancare i nostri giudizi e le nostre valutazioni.

 

IL PAGELLONE

 

Il format: 7,5

 

La parte ‘classica’ di Slow Wine Fair, ormai consolidata, continua a piacere. Quest’anno ci sono stati ancora più espositori, e il colloquio coi produttori di vino era sempre molto agevole, propiziato dai larghi spazi dei corridoi, che mai davano sensazione di soffocamento. Ogni stand, anche stavolta, era uniformato in forma e dimensione: così, il produttore blasonato di Brunello di Montalcino poteva avere come vicino il piccolo contadino toscano poco conosciuto. Collaudato anche il paniere di convegni, approfondimenti e masterclass.

 

Gli espositori: 8

 

Con Slow Wine Fair, il professionista del vino sa che non si annoierà: oltre 1.200 espositori, di cui 1.050 cantine (720 biologiche o biodinamiche), sempre diverse. Chi si reca alla fiera di Bologna, sa che scoprirà sempre qualche novità, vista la grande rotazione delle aziende presenti, che vanno comunque dalla grande cantina consolidata al piccolo vignaiolo emergente. Accanto al panorama del vino, ha fatto la sua figura anche la sezione dedicata agli amari e agli spiriti, con nuovissime adesioni. Interessante lo spazio dedicato al caffè e al sidro. Manifestazione in continua crescita, sotto questo aspetto.

 

I buyer: 8

 

Numeri di tutto rispetto, quelli dichiarati dagli organizzatori: 300 buyer da tutte le nazioni, coinvolti da Ice Agenzia col solito apprezzato lavoro di incoming. Particolarmente evidente la presenza di orientali, mentre ogni tanto, agli stand, si orecchiavano discussioni di americani, soprattutto californiani. La piattaforma B2Match ha consentito lo svolgersi di oltre 2mila incontri d’affari. La sala riservata, la Buyer Lounge, era ariosa e comoda, situata com’era nel più silenzioso padiglione 18.

 

La ristorazione: 7,5

 

Ottimo il pool di food truck presenti, quasi tutti nel padiglione 18, ma alcuni anche dislocati nel 20. L’offerta gastronomica è stata sicuramente rimarchevole, anche qui con una certa rotazione dei partecipanti rispetto alle scorse edizioni, con nuovi camioncini a sostituire i precedenti. Prezzi all’insù, ma anche la qualità.

 

Viabilità e dintorni: 4

 

Qui cominciano le dolenti note. I lavori in zona Michelino, dov’è situato uno dei parcheggi, hanno picchiato duro, e non è stata la sola criticità. Per andare dallo svincolo autostradale all’ingresso del posteggio espositori in via Calzoni (1,4 km di strada) alla mattina, senza arrivare agli ingorghi di un’ora visti in occasione di Marca, ci si potevano impiegare anche 20 minuti: un’enormità, seppure qualcuno abbia risparmiato la metà del tempo superando la fila a destra, facendo (legalmente) inversione più avanti e tornando indietro.

 

Le toilette: 6

 

Abbiamo visto l’importante presidente di un Consorzio di tutela cercare un bagno la mattina del 24 nel padiglione 20 e seguire il relativo cartello, per vedersi costretto a scendere svariati piani di scale. In altri punti della fiera, le toilette erano per fortuna più comode e, viste le dimensioni relativamente contenute dell’evento, ragionevolmente pulite ed efficienti.

 

 

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