Bormio (So) – Da oltre dieci anni la spesa per il cibo, sia in casa sia fuori casa, è rimasta sostanzialmente uguale. In maggiore dettaglio, nel solo 2024, i consumi fuori casa in Italiano hanno raggiunto gli 85 miliardi di euro rimanendo ancora sotto i livelli del 2018 (87) e 2019 (88), principalmente a causa dell’inflazione, che ha inciso sulla capacità di spesa degli italiani. I dati sono stati elaborati da The European House Ambrosetti in occasione della nona edizione del Forum Food&Beverage di Bormio, che si è svolta lo scorso 6-7 giugno.
Per la ristorazione fuori casa gli italiani hanno speso lo scorso anno una media di 3.264 euro a famiglia. Il livello degli attuali consumi alimentari ci riporta ai numeri del 2015. L’impatto dell’inflazione, però, non è uniforme e colpisce in modo più severo le famiglie con redditi più bassi. Quelle del quinto quintile spendono in media 806 euro al mese per l’alimentazione in casa accettando una spesa maggiore pur di acquistare la stessa tipologia di prodotto, mentre quelle del primo quintile si fermano a 372 euro. La differenza è ancora più forte nel consumo fuori casa: rappresenta il 43,1% della spesa alimentare per i redditi più alti, appena il 12,5% per i più poveri.
Quanto alla tipologia di ristorante scelto, il 78,5% degli italiani predilige quelli tradizionali e tipici regionali e il 67,2% si dice intenzionato ad andarci ancora più spesso in futuro. Allo stesso tempo, emerge una tendenza marcata a cucinare in casa: oltre il 90% del campione aumenterà questa abitudine, non solo per contenere la spesa, ma anche come risposta al bisogno di controllo e qualità del cibo. Tre italiani su 10 manterranno o aumenteranno l’abitudine di ordinare cibo attraverso le app di delivery.
Rimani aggiornato su tutte le novità del settore alberghiero e della ristorazione!