Milano – Anche in Italia, ristorazione e hospitality stanno entrando nel mondo degli Nft. Il locale di cucina giapponese Oishi Japanese Kitchen a Pescara è il primo nel Bel Paese a lanciare i propri. “I clienti rimangono stupiti dalla bellezza delle nostre creazioni. Allora abbiamo pensato: ‘’Perché non le trasformiamo davvero in opere artistiche?’”, spiega il Ceo dell’attività Luca Di Marcantonio. “Nel giro di poche settimane ci siamo attrezzati e abbiamo iniziato a vendere”.
Che cosa sono gli Nft? Il termine Nft sta per ‘non-fungible token’, in sostanza un gettone digitale che rappresenta un tipo di criptovaluta. Ma, a differenza di una moneta standard nella blockchain di Bitcoin, ogni Nft è unico. Un Nft è, in sostanza, un bene digitale da collezione, che possiede un valore proprio come una criptovaluta, ma viene in qualche modo considerato anche una forma d’arte o cultura. Può essere un disegno, un file musicale, una Gif. Non si tratta dunque di quadri o sculture, ma di sashimi virtuali, realizzati dal digital artist Pierpaolo Bernabei e che i clienti del ristorante possono acquistare.
Non solo ristorazione. Anche R Collection Hotels, gruppo che vanta otto strutture nel proprio portafoglio, di cui quattro sul Lago di Como, tra cui il Grand Hotel Victoria di Menaggio, ha deciso di ampliare il proprio portfolio di attività e di esperienze sbarcando nel Metaverso e nel mondo degli Nft. Ha creato una piattaforma, con la collaborazione della start up Takyon, in cui i clienti possano acquistare, tramite criptovalute, beni e servizi, sotto forma di Nft, come un soggiorno particolare, un tour guidato insolito, un’esperienza che nel mondo reale si fatica a trovare presso il 5 stelle lusso di Menaggio. Questa combinazione applicata al mondo dell’ospitalità vuole porsi come obiettivo il raggiungimento di una fascia di clientela che si muove verso il futuro e che sarà attiva anche nel metaverso.