Hong Kong (Cina) – E’ arrivato ormai alla quinta annata il Cabernet Ao Yun, forse il vino cinese più famoso del mondo. Il nome, “Volare sulle nuvole”, è emblematico: si tratta di un vino che nasce da filari di cabernet sauvignon coltivati a 2600 metri d’altezza, sulle pendici dell’Himalaia, nella provincia cinese dello Yunnan. Il gruppo LVMH, allo scopo, ha puntato su un team di viticoltori cinesi, che collaborano con 120 famiglie di agricoltori di montagna. All’inizio del 2008 Estates & Wines − divisione vinicola di Moët Hennessy − ha chiesto a Tony Jordan, enologo e scienziato australiano, di effettuare delle ricerche in alcune zone della Cina per individuare un terroir che potesse consentire di dar vita a un prodotto unico nel suo genere. Dopo quattro anni, nonostante le innumerevoli avversità, il tecnico è giunto nel nord dello Yunnan, trovando un microclima ideale nel villaggio di Adong. Nel 2012 Maxence Dulou, enologo di Bordeaux, si è unito a lui per collaborare al progetto. Il risultato è un vino che tuttora, sul mercato online e horeca, spunta regolarmente quotazioni vicine ai 270 euro a bottiglia. Il 2017, appena presentato, è la quinta e ultima annata prodotta.