Roma – Solo metà degli alberghi romani saranno aperti a Natale. Ad annunciarlo è Federalberghi, che, con amarezza, dopo i dati positivi del ponte di Ognissanti, fa sapere che, con mezza Europa che sta entrando in lockdown, i contagi in rialzo e l’arrivo della bassa stagione, la situazione è difficile. Molte strutture, infatti, chiuderanno fino a marzo e aprile, quando torneranno il caldo e la bella stagione. “Nel 2020 abbiamo avuto il periodo più nero con il 90% degli alberghi chiusi”, spiega Giuseppe Roscioli, presidente di Federalberghi. “Nel 2021 c’è stato un rialzo al 65%, ma la previsione per il 2022 è del 45% e ci vorrà un altro anno per tornare a vedere il segno positivo. Siamo molto lontani dai 50 milioni di visitatori che sono giunti a Roma nel 2019”. A penalizzare gli arrivi sono molteplici fattori. Innanzitutto, alcuni vaccini in uso in molti stati del Sud Est Asiatico non sono riconosciuti. Mancano inoltre i turisti cinesi e russi: il 50% degli arrivi nella Capitale in normali circostanze.