Roma – Le attività di ristorazione possono domandare ai Comuni una riduzione dei canoni sugli immobili. Lo ha stabilito la Corte dei conti con la delibera 7/2021. La questione però è complessa dal momento che il Comune non è una controparte privata e deve rispondere anche a logiche pubbliche e trovare un equilibrio con le esigenze dei conti locali. Per questo motivo, la riduzione può essere concessa solo ad alcune condizioni. Innanzitutto lo sconto deve essere temporaneo e non deve mettere in crisi l’equilibrio del bilancio. Può essere concesso su richiesta dell’interessato. Inoltre deve essere motivato dall’obiettivo di evitare una perdita più significativa e dall’assenza di alternative.