Bethesda (Stati Uniti) – Marriott International ha pubblicato i risultati finanziari relativi al secondo trimestre 2025, segnato da un contesto macroeconomico incerto. Il RevPar globale è aumentato dell’1,5%, trainato dal segmento leisure. In particolare, i mercati internazionali hanno segnato un +5,3%, mentre negli Stati Uniti e Canada il dato è rimasto stabile, con il lusso a bilanciare il calo nei segmenti select service.

 

Proprio il contesto macroeconomico, che ha causato un rallentamento dei flussi turistici, avrebbe portato la catena alberghiera a rivedere al ribasso le previsioni per l’anno in corso, come spiega l’agenzia di stampa Reuters. Marriott prevede ora per il 2025 una crescita del fatturato compresa tra 1,5% e 2,5%, anziché 1,5% e 3,5%, come inizialmente annunciato.

 

La pipeline di sviluppo, comunque, ha raggiunto nel secondo trimestre 2025 un record di oltre 590mila camere, con circa il 70% delle nuove firme localizzate fuori dal Nord America. Le conversioni rappresentano circa il 30% delle nuove aperture e contratti del primo semestre. Tra le principali operazioni, l’acquisizione del brand lifestyle citizenM.

 

I ricavi da commissioni di base e franchising sono cresciuti del 5% su base annua, raggiungendo 1,2 miliardi di dollari. L’Ebitda rettificato ha toccato 1,415 miliardi di dollari (+7% rispetto al Q2 2024), mentre l’utile netto rettificato è salito a 728 milioni.