In occasione del rinnovamento del ristorante Visteria, abbiamo incontrato Ludovica Rocchi, brand representative del gruppo R Collection Hotels. Ci racconta una storia fatta di amore per l’hospitality e spirito di iniziativa. Che hanno portato il brand a essere quello che è oggi.
di Angelo Frigerio
L’eleganza e il romanticismo di uno storico albergo del XIX secolo e la magia dell’incantevole Lago di Como in un suggestivo borgo medievale dove ritrovare storia, cultura, arte e natura. C’è tutto all’Hotel Royal Victoria di Varenna (Lc), del gruppo R Collection Hotels. E ora si aggiunge anche un nuovo concept di fine dining con l’apertura, avvenuta a maggio, del ristorante Visteria. Rinnovato nell’interior design con spettacolari vetrate e giochi di trasparenze, che permettono agli ospiti di ammirare il suggestivo panorama lacustre. Ludovica Rocchi, brand representative del gruppo, ci racconta l’origine di questa realtà: una storia famigliare fatta di spirito d’iniziativa e passione per il mondo alberghiero.
Come inizia la vostra storia nell’hospitality?
Tutto è nato dall’amore di mio nonno per l’Italia e in particolare per il Lago di Como. Pompeo Rocchi, questo il suo nome, si dedicava al mondo tessile: nulla a che vedere con l’hospitality. L’azienda che guidava realizzava grosse produzioni a Misinto, un comune fuori Milano, dove oggi sorge il nostro headquarter, e all’estero, in Cina, India e Sri Lanka. Ma mio nonno ci ha visto lungo: ha voluto seguire la sua passione per il mondo alberghiero! Costruì così un primo albergo, l’hotel King a Varedo (Mb), che scelse di dare in gestione, non essendo del mestiere. Si tratta di un albergo prettamente di passaggio, per un target business, con 28 camere e 30 di motel, e una piccola area dedicata alla ristorazione.
Poi il business è cresciuto…
A Pompeo non piaceva restare con le mani in mano. Per cui, anche se decise di rimanere attivo nel settore tessile, continuò a farsi venire nuove idee. Non si fece sfuggire un’occasione d’oro: ll vecchio proprietario dell’Hotel Royal Victoria voleva vendere la struttura, ma il gestore non poteva permettersi di acquistarla. Quindi mio nonno, a fine anni ’80, comprò anche questo albergo e lo lasciò in gestione. Dal 2019, poi, abbiamo iniziato a gestirlo direttamente noi. In quel momento, però, ci siamo resi conto che la struttura, pur essendo bellissima, necessitava di un rinnovo. Abbiamo chiuso l’hotel per tre anni e l’abbiamo ristrutturato: è stata restaurata la villa storica ed è stato aggiunto un blocco, ‘Il Palazzo’, nella parte posteriore. Poco dopo sono subentrat anche i bagni termali di Bormio (So), che sono di proprietà della nostra famiglia. Pompeo li comprò ai tempi e li diede in gestione al gruppo Qc Terme.
Quali strutture comprende, oggi, il vostro gruppo?
Attualmente il gruppo R Collection Hotels dispone di 13 strutture alberghiere. Di queste, otto sono gestite direttamente dalla famiglia. Per quanto riguarda le altre cinque, invece, sono affidate in gestione: abbiamo mantenuto in essere vecchi contratti non ancora scaduti o, in alcuni casi, abbiamo rinnovato contratti esistenti, avendo apprezzato l’operato del gestore. Mio nonno, negli anni, ha continuato a tenere attiva anche l’azienda tessile, diceva sempre: “Io faccio tessile, l’hospitality è il mio hobby”… anche se, in realtà, gli occupava l’80% del tempo! Soltanto quando è venuto a mancare, mio padre Franco, attuale Ceo del gruppo, ha deciso nel 2018 di chiudere la fabbrica: da allora ci siamo dedicati completamente ad alberghi e accoglienza.
Torniamo all’Hotel Royal Victoria, mi parli del suo ristorante, il Visteria.
Il rinnovamento del ristorante Visteria è solo l’ultima tappa di un lungo viaggio. Il nome si ispira all’inglese Wisteria, che significa ‘glicine’: in questo modo si richiama l’ornamentale pianta di glicine del pergolato esterno che è divenuto emblema dell’Hotel Royal Victoria. Con 28 coperti, il locale propone una ricercata cucina nei piatti studiati dallo chef Francesco Sarno, specializzato nell’ospitalità di lusso. Il menù à la carte racchiude una raffinata selezione di piatti o percorsi di degustazione, che si inseriscono nel contesto territoriale grazie alla scelta di ingredienti mediterranei a base di carne, pesce o verdure. La musica di sottofondo, il design sofisticato, la luminosità delicata e le spettacolari vetrate completano il quadro, offrendo agli ospiti un’esperienza di fine dining mulstisensoriale. Persino i materiali usati e le texture, infatti, sono il frutto di una meticolosa ricerca. Dai tavoli in legno alle sedute in velluto, fino ai giochi di colore che richiamano, da un lato, gli aspetti tradizionali e storici della struttura e, dall’altro, l’acqua del lago su cui si affaccia il ristorante.
Possiamo quindi affermare che ora è la terza generazione a portare avanti ‘l’azienda di famiglia’?
Tutto è iniziato con nonno Pompeo, ma anche io, assieme ai miei fratelli Pompeo e Filippo, rispettivamente, owner e junior manager di R Collection Hotels, amiamo profondamente questo mondo. Ho studiato e fatto numerose esperienze, in Italia e all’estero, per conoscere il settore. Poi sono tornata a Varenna nel 2018. Sarei dovuta ripartire dopo un anno, ma, alla fine, il fascino di questo posto ha conquistato anche me. E sono rimasta.
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