Londra (Uk) – La crisi pandemica si fa sentire anche per lo chef Giorgio Locatelli e per il suo ristorante nel cuore della capitale britannica. “Tra la fine di ottobre e gli inizi di novembre avevamo il ristorante completamente prenotato fino a dicembre, mentre con le nuove direttive che sta dando Johnson e con l’aumento dei contagi stiamo avendo, alcuni giorni, tra il 40% e il 60% di cancellazioni”, ha dichiarato Locatelli all’Huffpost. “Eravamo carichi, attendevamo un Natale e un fine anno fantastico, mentre ora ci troviamo davanti a un periodo di incertezza incredibile. Non sappiamo quanto tempo riusciremo a stare ancora aperti, e sono quasi convinto che avremo un altro lockdown”. Le chiusure, tra l’altro, si aggiungerebbero alle conseguenze della Brexit, che ancora oggi non sono state completamente assorbite dalla città. Tra mancanza di personale e impedimenti doganali, “non è un bel periodo”, sottolinea lo chef: “Viene penalizzato chi si preoccupa della qualità e collabora con i produttori piccoli, mentre per i più grandi le importazioni pesano meno. Il made in Italy è più penalizzato delle produzioni da supermercato, e per noi è basilare che si vada a mangiare al ristorante qualcosa che non si trovi nella grande distribuzione”.