Pechino (Cina) – ‘L’Artusi’, il manuale di cucina italiana per antonomasia, sbarca in Cina. La scienza in cucina e l’arte di mangiare bene, il ricettario di Pellegrino Artusi pubblicato per la prima volta nel 1891 e poi riedito decine di volte, tra le traduzioni disponibili, ora vanterà anche quella in cinese. Wen Zheng, responsabile del dipartimento di Lingua italiana all’Università di Lingue straniere a Pechino, ha tradotto in mandarino le 475 ricette che compongono l’opera di Artusi. Un’impresa non da poco, dal momento che ha dovuto, non solo affrontare la lingua italiana di fine ‘800, ma anche tradurre il gergo gastronomico e i nomi degli ingredienti, che non necessariamente esistono in lingua cinese. Tra le altre cose, Pellegrino Artusi scrive con un particolare stile colloquiale, talvolta concedendosi battute e rivolgendosi direttamente alle casalinghe a cui il ricettario era indirizzato nelle originarie intenzioni.

 

La pubblicazione è stata curata dall’editore cinese Hunan Fine Arts Publishing House con Casa Artusi, grazie al sostegno della Regione Emilia-Romagna, del Comune di Forlimpopoli (paese natale di Pellegrino Artusi), dell’Ambasciata d’Italia a Pechino, dell’Istituto italiano di cultura di Pechino e dell’Aife – Filiera Italiana Foraggi. “Far conoscere il celebre manuale, divenuto una pietra miliare dell’unificazione dell’Italia”, ha commentato l’assessore alla Cultura dell’Emilia Romagna, Mauro Felicori, “è in realtà un modo per promuovere nel mondo il cibo, la cultura, il turismo italiani e rendere sempre più appetibile l’Italia“.

 

Rimani aggiornato su tutte le novità del settore alberghiero e della ristorazione!