Roma – L’Autorità garante della concorrenza e del mercato (Agcm) ha accettato il pacchetto di impegni presentati dalle società legate a Booking.com (inclusa Booking.com Italia) nell’ambito dell’istruttoria avviata lo scorso marzo per presunto abuso di posizione dominante (leggi qui). Si chiude così l’istruttoria avviata sulle condotte potenzialmente abusive di Booking, che avrebbero limitato l’autonomia delle strutture alberghiere italiane nel differenziare le proprie tariffe tra booking.com e altri canali di vendita online, aderendo ad alcuni programmi promossi dalla piattaforma di prenotazioni online.
Come si legge in una nota dell’Agcm, “l’Autorità ha ritenuto gli impegni proposti da Booking idonei a rimuovere le preoccupazioni concorrenziali. Il gruppo ha infatti presentato un pacchetto di impegni per assicurare che i prezzi applicati dalle strutture su canali di vendita online diversi da booking.com non vengano presi in considerazione in alcuna fase del funzionamento e della promozione dei citati programmi. Inoltre viene modificata coerentemente la comunicazione interna/esterna con le strutture sull’accesso e sul funzionamento di questi programmi e viene aumentata la trasparenza nei confronti delle strutture stesse sul loro funzionamento, inviando email nominative una tantum ai nuovi partner e dati statistici su base periodica e regolare”. Secondo l’Autorità, gli impegni presentati da Booking garantiscono che i criteri di partecipazione e il funzionamento dei programmi in questione siano scollegati, in ogni fase della loro attuazione, dalle strategie di prezzo praticate dalle strutture ricettive sugli altri canali di vendita.
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