Roma – L’aumento dei costi delle materie prime colpisce anche il settore della ristorazione. Secondo un’indagine dell’Ufficio studi di Fipe-Confcommercio, oltre 9 imprenditori su dieci lamentano un incremento dei prezzi, in particolare su prodotti ittici, frutta, carne e ortaggi. Gli aumenti si aggirerebbero intorno al +10%, ma alcuni intervistato hanno registrato incrementi persino maggiori. Per questo motivo i ristoratori, che secondo l’associazione non hanno scaricato i prezzi sui consumatori assorbendoli, si troveranno costretti a rivedere i listini. Oltre all’inflazione acquisita dalla filiera e l’impennata dei costi dell’energia, influirà sull’aumento dei listini, che potrebbe verificarsi già nei primi mesi del 2022, anche il fatto che il 43% delle imprese non ritocca i prezzi da oltre un anno. Il 24% degli intervistati, comunque, ha affermato che continuerà a tenere i listini bloccati per almeno un altro anno.