Bergamo – Non solo il vino, anche il formaggio è oggetto di interesse turistico, tanto che negli ultimi anni le attività turistiche legate al mondo caseario sono cresciute in modo significativo. E’ quanto emerge dal primo Rapporto sul turismo e il mondo caseario, ideato da Roberta Garibaldi e realizzato dall’Associazione italiana turismo enogastronomico, presentato in occasione della manifestazione bergamasca Forme, che si è svolta dal 18 al 20 ottobre.

 

Il Rapporto analizza l’attrattività del turismo legato al formaggio e ne mostra il trend di crescita recente: il 32,7% dei turisti italiani dichiara di aver partecipato ad almeno un’esperienza a tema formaggio nel corso dei viaggi degli ultimi tre anni – tra visite ai caseifici, eventi e festival, itinerari tematici ed esperienze dedicate nei ristoranti – e i numeri sono cresciuti in modo significativo nell’ultimo triennio: +7,3% sul 2021. Lo studio delinea, inoltre, le nuove esigenze degli amanti dei formaggi e presenta l’offerta turistica, evidenziando best practice e progetti di rete per la valorizzazione turistica dei prodotti caseari nostrani.

 

Caseifici ed aziende casearie sono il core dell’offerta turistica dedicata. Alle tradizionali visite e degustazioni si affiancano proposte ingaggianti, coinvolgenti e stimolanti. Fra queste spiccano corsi di cheese pairing (apprezzati dal 55% dei rispondenti) e laboratori del formaggio (52%). Il confine tra business e leisure diviene anche nel turismo legato al mondo caseario sempre più sottile, e le proposte dedicate alle aziende stanno iniziando ad essere apprezzate dal pubblico.

 

La stessa ristorazione è in fermento. Dai cheese bar – come Latteria Perenzin a San Pietro di Feletto, Formaggioteca Terroir a Firenze, Baby Dicecca nella foresta di Cassano delle Murge, come esempi – ai servizi di cheese catering – ne è un esempio l’altoatesino Degust – i format si stanno innovando per soddisfare i desideri degli amanti di questo mondo. Senza dimenticare le proposte tradizionali come le carte dedicate ai formaggi, che quasi 6 italiani su 10 vorrebbero trovare quando si recano nei ristoranti. L’offerta si allarga dalle aziende ai territori, con i musei del formaggio, con il 44% degli italiani che gradirebbe visitarne uno di respiro nazionale, eventi e festival, e itinerari e pacchetti turistici dedicati.

 

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