Lasciata alle spalle l’edizione online, la kermesse dell’enogastronomia made in Italy ritorna in presenza. Con iniziative speciali, novità dalle aziende e tanti contenuti. La parola a Paolo Massobrio, curatore della fiera.
Dopo un’edizione andata in scena in formato digitale a causa della pandemia, Golosaria 2021 riapre le porte al pubblico. Con un doppio appuntamento: il primo andato in scena nel Monferrato l’11 e 12 settembre scorsi, e ora a Milano, dal 6 all’8 novembre. Due i filoni principali da esplorare, sviluppati attorno al tema della ‘Colleganza’, e un’agenda ricca di eventi e contenuti, per favorire l’incontro tra le realtà del settore e gli appassionati dell’enogastronomia made in Italy. Intervista a Paolo Massobrio, che ogni anno, insieme a Marco Gatti, organizza la kermesse dedicata al gusto e alla tradizione italiana.
L’edizione 2020 di Golosaria è andata in scena nel solo formato digitale a causa della pandemia. Com’è andata?
Il formato inedito della manifestazione ha permesso di dialogare con un pubblico più vasto, però è necessario tener conto della congiuntura. È stato un periodo di grande depressione, soprattutto per la ristorazione di fronte a un nuovo lockdown, per questo è mancata una fascia di operatori che veniva per le novità di Golosaria. Alla fine, però, è andata bene: abbiamo superato i 20mila partecipanti, ma soprattutto il palinsesto di webinar ha permesso di far vivere la kermesse per due mesi anziché per i canonici tre giorni.
L’esperienza della fiera digitale influenzerà l’edizione 2021 e quelle future?
Sicuramente, con la kermesse dello scorso anno, il digitale per noi è diventato molto importante e siamo anche cresciuti sui social. Il lockdown ci ha lasciato il ‘gusto’ di comunicare online. Quindi Golosaria d’ora in poi vorrà dire tre giorni di attività, da accompagnare con un sito rinnovato. Infatti, abbiamo rifatto completamente Golosaria.it, rilanciandolo a marzo 2021, in modo da renderlo funzionale per tutto l’anno e per dare visibilità ai produttori che partecipano alla fiera. In più, tutto ciò che accadrà – webinar, incontri e altro – verrà rilanciato sul web, come se fosse un palinsesto su cui ritrovare i contenuti anche nelle settimane successive. Creando così una sorta di ‘Golosaria on demand’.
Su quali temi verterà l’edizione di quest’anno?
Il tema principale di Golosaria 2021 è ‘il gusto della Colleganza’. Si tratta di una parola mutuata dal gergo degli psicologi e significa ‘alleanza fra colleghi’. Un’idea arrivata da una gelateria di Lainate, dopo l’ultima edizione di Golosaria in presenza. Porteremo esempi di come i giovani non hanno messo ‘i remi in barca’, ma anzi stanno sfruttando ogni opportunità, e lo stanno facendo attraverso la Colleganza. Per fare un esempio pratico, la regione Lombardia ha deciso di partecipare a Golosaria in maniera importante, con la presenza dell’Assessorato all’agricoltura. Durante la fiera, svilupperà il tema attraverso lo strumento delle ‘Strade dei vini’, che negli ultimi mesi ha messo in campo delle iniziative pregevoli di aiuto alle aziende. Per citare un altro caso, l’anno scorso abbiamo premiato l’agriturismo Ferdy a Lenna (Bg), che è l’esempio concreto della Colleganza: il gestore, infatti, ha 100mila follower su Instagram e lo utilizza per far conoscere i vini dei suoi colleghi di montagna. La Colleganza preserva la qualità, e soprattutto è sinonimo di riconoscimento reciproco. È questa la novità che intendiamo raccontare. Inoltre, pubblicheremo il ‘Manifesto della Colleganza’, riferito alle botteghe alimentari: in questo modo, esploreremo un nuovo modo di intendere il proprio lavoro in questa società, cioè non da soli ma insieme.
Prevedete iniziative o eventi particolari?
L’edizione 2021 di Golosaria si svilupperà attorno a due filoni. Il primo dedicato al vino, che assume un’importanza particolare, e per cui stiamo già registrando una forte adesione da parte dei produttori. Quest’anno festeggiamo i 20 anni di ‘Top hundred’, il riconoscimento che viene conferito ogni anno a 100 cantine. Nel 2021 festeggeremo le 2mila realtà premiate finora, e per l’occasione, oltre alle 100 aziende scelte ogni anno, conferiremo il riconoscimento ad altre 20 cantine, in rappresentanza dell’anniversario, più altre 20 come buon auspicio per i prossimi due decenni di Top hundred. Inoltre, usciremo con il libro ‘L’emozione del vino’, dove io e Marco Gatti raccontiamo la storia del vino italiano. Riguardo al secondo filone, quello del food, ci saranno ovviamente le migliori realtà del Golosario, con importanti novità: l’edizione 2022 del libro, infatti, presenta almeno 200 nuovi produttori e 300 nuovi negozi, a dimostrazione che il lockdown non ha ucciso la creatività, ma ha rappresentato un momento di riflessione, che troverà ampio spazio a Golosaria. Allestiremo poi una grande enoteca, per dare spazio alle aziende vitivinicole, e lanceremo un’ulteriore iniziativa: proporremo alle imprese di inserire nel proprio statuto un aspetto di responsabilità sociale, ovvero parlare dell’utilità dell’azienda per il territorio, a ripresa del tema della Colleganza.
da sinistra: Paolo Massobrio e Marco Gatti