Roma – Federalberghi si unisce a Hotrec, associazione europea dell’ospitalità, e alle associazioni nazionali di 25 Paesi europei in un’azione legale contro Booking.com, la celebre piattaforma di prenotazioni online. Lo ha fatto sapere in una nota ufficiale.

 

La class action fa seguito alla sentenza della Corte di giustizia europea (Cgue) del 19 settembre 2024, che ha stabilito che le clausole di parità tariffaria imposte dalla piattaforma, la cosiddetta ‘parity rate’, violavano il diritto della concorrenza dell’Ue. L’imposizione di simili clausole ha causato danni economici alle imprese del settore turistico. Gli alberghi hanno dunque diritto di chiedere a Booking.com un risarcimento per le perdite subite. Il caso sarà condotto e gestito da un team di giuristi ed economisti di riconosciuta esperienza nel campo della concorrenza, che hanno già ottenuto con successo la sentenza della Corte di giustizia del 19 settembre 2024.

 

“Questa è un’opportunità per gli albergatori italiani per difendere i propri diritti, recuperare le perdite e sostenere un mercato online più equo”, ha commentato Alessandro Nucara, direttore generale di Federalberghi.

 

Federalberghi invita le strutture ricettive italiane ad aderire, registrandosi sul sito internet www.mybookingclaim.com.

 

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