Milano – Negli ultimi mesi il mercato delle dimore storiche è cresciuto in maniera esponenziale. A riportare il dato di Engel & Völker è il Sole 24 Ore, secondo cui le vendite di castelli, palazzi e case patronali continuano ad aumentare, nonostante la pandemia. “l segmento dei castelli sta in effetti andando a gonfie vele”, spiega Dimitri Corti, fondatore e Ad della Lionard Luxury Real Estate. “Il Covid ha accelerato la crescita di un mercato, quello del lusso, che già andava bene e i manieri sono un prodotto particolarmente ricercato”.

 

Gli acquirenti sono principalmente stranieri, che scelgono castelli per lo più in Toscana e Lombardia: sono, primi fra tutti, americani, seguiti da tedeschi, inglesi, svizzeri e francesi. Non manca però interesse anche da parte di russi, sceicchi arabi e cinesi. “La maggior parte dei nostri castelli, direi l’80%”, spiega il manager di Engel & Völker al Sle 24 Ore, “vengono acquistati da famiglie private per essere utilizzati direttamente, anche solo per parte dell’anno, ma nessuno dei nostri clienti poi affitta. L’obiettivo è goderseli e fare un investimento in grado di mantenere il valore nel tempo”. Secondo il quotidiano, comunque, una aprte delle ville e dei castelli sono acquistate per essere trasformate in hotel.

 

Secondo Lionard Luxury Real Estate, vengono preferite le dimore di categoria media, cioè comprese tra i 5 e i 10 milioni di euro, di cui la fascia più comune è tra i 4 e i 5 milioni, ma si scende fino a proprietà meno care dal valore di circa 3 milioni di euro. In fase di trattativa, però, si ottengono sempre meno sconti. I prezzi, quindi, potrebbero aumentare dal 10 al 15% in due anni.