Pescara – Carlo Cracco, la scorsa settimana, ha incontrato in videoconferenza 24 studenti della redazione giornalistica dell’Istituto alberghiero Ipssar ‘De Cecco’ di Pescara. Ha parlato di sé e del presente. E ha lanciato un importante segnale di resilienza per gli studenti e – perché no? anche per i colleghi. “Nel pieno dell’emergenza Covid-19, per chi fa il nostro mestiere, quello dello chef, la prima regola è non farsi abbattere, né da una pandemia, né da qualunque altro terremoto. Abbiamo il dovere di resistere, di conservare la passione e di non lasciarci travolgere dallo sconforto”, ha affermato lo chef. “Poi bisognerà ripartire, che implicherà fare delle scelte, riscrivere le regole del nostro settore, cambiare la cultura collettiva per non essere più demonizzati, far capire che fare ristorazione non significa riempire un locale fino all’osso, e che consentire ai propri clienti di mangiare distanziati è bello, non perché si evita un contagio, ma perché si mangia comodi. E i pionieri di questo cambio culturale dovranno essere proprio i più giovani, sostenuti dalla nostra esperienza”.