Milano – “La ristorazione è viziata dal nero e dalle false promesse“. Parola di Alessandro Borghese, chef e noto volto televisivo, intervistato dal Corriere della Sera. “Tanti dicono: vieni, fai curriculum ma intanto non prendi una lira. E’ ingiusto”, afferma il cuoco e imprenditore, titolare del ristorante Il lusso della semplicità a Milano. E spiega che ai propri dipendenti offre un contratto con 13esima e 14esima, benefit e welfare aziendale, come pasti al ristorante, spese mediche agevolate, consulenti per gli alloggi e avvocato interno.

 

Borghese si sofferma pure sul tema delle recensioni online. “Un tempo dovevi verificare di persona i pareri, andare ad assaggiare. Adesso basta che uno scriva perché quella diventi la verità e il posto venga evitato, punto”, commenta. “Le recensioni restano un grosso strumento pubblicitario. Però possono essere feroci. C’è più frustrazione e più mania di protagonismo social: può fare tanti danni”.

 

Nato a San Francisco, trasferito a Roma, e ora milanese d’adozione, Alessandro Borghese fa sapere che, proprio nel capoluogo lombardo, aprirà tra circa un mese il suo secondo locale: un bistrot collegato al Padel Palace, aperto con Diletta Leotta, Max Giusti, Junior Cally, Gabriele Corsi e Umberto Chiaramonte.

 

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