Roma – L’indagine di Confindustria Alberghi conferma numeri pesantissimi per tutto il settore, con qualche eccezione tra le località di mare e di montagna. Il calo di fatturato degli alberghi delle città d’arte è stato tra il 70 e il 90% rispetto al trimestre giugno-agosto 2019, a causa della flessione del numero degli arrivi, più che dimezzati rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (-60%) e dei pernottamenti in calo di oltre il 70% rispetto all’analogo trimestre 2019. Rosso meno accentuato negli alberghi delle destinazioni balneari, che hanno riportato una flessione di clientela, rispetto al trimestre estivo 2019, del -40% sia in termini di arrivi che di presenze. Il dato ha prodotto un fatturato praticamente dimezzato rispetto all’estate 2019. Va ricordato che l’avvio ritardato dell’attività nelle destinazioni balneari, rispetto agli anni passati, ha amplificato ulteriormente gli effetti negativi sui risultati della stagione. Meglio, si fa per dire, gli alberghi di montagna, dove la riduzione di fatturato si è fermata al 30%.