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A Milano chiude il fine dining coreano Soot. Sopravvivono solo i locali ‘instagrammabili’?

2024-07-25T12:28:00+02:0025 Luglio 2024 12:28|attualità, in evidenza|

Milano – A Milano ha chiuso Soot. A pochi mesi dall’apertura il primo ristorante fine dining coreano del capoluogo lombardo ha chiuso silenziosamente, nonostante una cucina recensita molto positivamente da più testate. Tra queste, il Gambero Rosso che ha pubblicato un articolo di Andrea Cuomo, che fornisce un interessante punto di vista sulle motivazioni della chiusura di Soot. “Forse Milano si muove per flussi di hype ripetitivi: tutti nello stesso locale perché instagrammabile, differente, divertente, insomma ‘giusto’. Salvo poi abbandonare la barca alla deriva per salire su un’altra di nuovo instagrammabile, differente divertente”, scrive Cuomo. “Nel caso di Soot c’è stata un po’ di attenzione iniziale, poi la luna di miele, anzi la ‘luna di kimchi’ è finita come il sogno di Kim, che progettava di far lavorare nel locale anche un barbecue coreano. Insomma, tornando al nostro titolo di sei mesi fa, Milano forse alla fine non ha bisogno di locali come Soot, ma magari di uno strizzacervelli sì“. E’ così?

 

Immagine generata con IA.

 

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